Giacomo Galeazzi (Interris) - Leone XIV ha subito richiamato l’attenzione sull’Intelligenza artificiale. Don Fortunato Di Noto si rivolge al Pontefice per segnalare i pericoli dell’Ai come strumento per crimini online. Incardinato nella diocesi di Noto (Siracusa), nel web don Di Noto ha posto le radici della sua missione.
Le “periferie digitali” sono divenute la sua dimora; sono il luogo in cui investe le sue energie, l’antro tetro in cui cerca di dissiparne le ombre. Nella parte oscura e insidiosa del web è impegnato nella lotta al nefando ed esecrabile crimine della pedofilia e della pedopornografia. Il suo grido non conosce silenzi; il suo impegno non conosce tregue. Figura poliedrica ma sobria, uomo schietto ma accorto, alla fervente attività pastorale unisce la costante missione dell’Associazione Meter, della quale è fondatore e presidente, ma soprattutto motore inarrestabile.
Il monitoraggio della rete, l’azione di denuncia, l’attività di formazione e di sensibilizzazione sul triste fenomeno degli abusi sessuali sui minori, il sostegno delle vittime sono il suo mandato quotidiano.
L’IA (Intelligenza Artificiale) come strumento per i crimini online. Afferma don Fortunato Di Noto: “La Chiesa sia missionaria nella difesa dei diritti dei minori e delle persone vulnerabili. La tutela dei diritti dei bambini è, infatti, responsabilità grave dei genitori e della comunità civile. È dovere e prima forma di carità della Chiesa. Leone XIV ci invita ad essere una Chiesa missionaria, e si coglie l’impegno e l’azione anche nel ‘territorio digitale’. Nel suo primo discorso rivolto, come è tradizione, al Collegio dei Cardinali ha delineato, tra le altre cose, ‘il programma apostolico’ continuando sulle orme del predecessore Francesco. E ha posto una attenzione specificamente legata anche al ruolo dell’IA nella società digitale e alla necessità di mettere al centro della IA l’uomo e l’antropocentrismo per salvaguardarne le caratteristiche e il ruolo nel creato”. I dati sui crimini online commessi attraverso l’Ai sono allarmanti. E dimostrano come “l’intelligenza artificiale venga utilizzata in modo criminale per adescare e manipolare i minori.

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