24 aprile 2025

Le regole del Conclave: niente cellulari e rischio di scomunica


Andrea Gagliarducci (Il Messaggero) - Nessun contatto con il mondo esterno, cellulari e portatili consegnati prima dell'ingresso nella Sistina, persino le finestre delle stanze sigillate. Si chiama "conclave", e deriva dal latino cum clave, chiusi a chiave, da quando a Viterbo, nel 1271, dopo tre anni che i cardinali non si decidevano a dare un successore a Pietro, furono rinchiusi a chiave all'interno del Palazzo dei Papi fin quando non avrebbero eletto il pontefice.

Quello del Conclave è un mondo strano, tutto da decifrare. Ma è prima di tutto un rito, non una elezione, con il quale si invoca lo Spirito Santo che "elegge" il Papa. Quest'anno ci si troveranno 133 cardinali elettori (sarebbero 135, ma due, Antonio Cañizares e Vinko Pulji, non parteciperanno per motivi di salute). Non potranno diffondere alcuna informazione sulle votazioni, pena la scomunica. Non potranno riunirsi prima per decidere "politicamente" chi sarà il prossimo Papa, perché anche la "campagna elettorale" è materia di scomunica. E, in generale, non potrebbero votare per loro stessi, anche se poi questo sappiamo che nella storia è successo, qualche volta.

Le regole del Conclave sono definite da una costituzione apostolica, la Universi Dominici Gregis, promulgata da San Giovanni Paolo II del 1996. Per eleggere il Papa, è necessaria una maggioranza dei due terzi. Giovanni Paolo II aveva stabilito che, se l'elezione si fosse protratta per 30 scrutini in 10 giorni, il Papa si sarebbe potuto eleggere a maggioranza semplice. Benedetto XVI modificò la norma. In caso di protrarsi dell'elezione fino alla 34ª votazione, si può arrivare ad un ballottaggio tra i due candidati più votati.

La maggioranza, però, dovrà sempre essere di due terzi. I cardinali devono alloggiare nella Domus Sanctae Marthae. Era successo anche a Bergoglio, che poi decise di rimanere nella residenza, senza trasferirsi al Palazzo Apostolico. Sarà da vedere se ci sarà posto per tutti i cardinali, nella Domus, considerando che la stanza del Papa è sigillata e forse anche il piano deve essere sottoposto a bonifica.

Le stanze sono chiuse, senza contatti con il mondo esterno, né telefono, radio o televisione, e i cardinali saranno portati in Sistina in un autobus speciale. Anche lo Stato di Città del Vaticano dovrebbe essere schermato, per evitare alcun tipo di infiltrazione, anche elettronica.

[CONTINUA]


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