Info

28 marzo 2025

Siria: mons. Arbach (Homs): “Non vogliamo altri spargimenti di sangue”


SiR - “Non vogliamo altri spargimenti di sangue. Chiediamo unità e riconciliazione. Dopo 14 anni di guerra, non abbiamo bisogno di un altro conflitto”. Lo ha detto ad Acs, Aiuto alla Chiesa che soffre, l’arcivescovo di Homs, mons. Jean Abdo Arbach, in merito ai massacri avvenuti nella Siria occidentale durante lo scorso fine settimana, che secondo i rapporti e le stime disponibili hanno causato circa 1.000 morti. L’Arcivescovo ha condannato gli attacchi che sono stati attribuiti ai militanti del gruppo HTS, attualmente al potere in Siria, i quali hanno reagito dopo un’imboscata alle forze di sicurezza governative. “Chiedo giustizia, perché uccidere donne e bambini non è una cosa buona per la Siria”, ha aggiunto il prelato. Mons. Arbach ha descritto la difficile situazione che la Siria sta affrontando: “La gente non ha lavoro, mancano cibo e medicine. Molti si chiedono quando finirà, non vedono un futuro e vogliono andarsene”. L’Arcivescovo invoca inoltre la revoca delle sanzioni economiche internazionali, che continuano ad avere un effetto profondo sulla popolazione. 

La Chiesa siriana deve affrontare grandi sfide per rispondere alle esigenze dei suoi fedeli. 

L’Arcivescovo di Homs spiega: “Stiamo sostenendo i nostri fedeli in tutti i sensi: pagando l’affitto, fornendo medicine, cibo e vestiti, e anche sostenendoli spiritualmente in modo che si sentano vicini a Dio, per incoraggiarli a rimanere nella loro terra, nel loro Paese, e per preservare le radici della Siria, che sono i cristiani. Incoraggio le persone ad aspettare e a restare, perché senza i cristiani non ci può essere un futuro per la Siria. I cristiani sono le radici della Siria e la Siria è la culla del cristianesimo” [CONTINUA]

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento