23 gennaio 2025

Note storiche: il governo dello Stato della Città del Vaticano


AciStampa - Tutto nasce con i Patti Lateranensi, anzi precisamente con il Trattato Lateranense sottoscritto tra la Santa Sede e l'Italia in data 11 febbraio del 1929 e applicato a giugno dello stesso anno.

Lo Stato della Città del Vaticano diventa una realtà moderna e ha bisogno di un governo. Nasce il Governatorato. "La sua personalità quale Ente sovrano di diritto pubblico internazionale è universalmente riconosciuta. Capo dello Stato è il Sommo Pontefice, al quale spetta la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Durante la Sede Vacante, tali poteri appartengono al Collegio dei Cardinali". Così si legge nelle note storiche dell' Annuario Pontificio.

Entriamo nel dettaglio. Al Papa "resta riservata, per mezzo della Segreteria di Stato, la rappresentanza dello Stato Vaticano nei rapporti con gli Stati esteri, e con gli altri soggetti di diritto internazionale, per le relazioni diplomatiche e per la conclusione di trattati; a Lui vengono anche sottoposti, per il tramite della Segreteria di Stato, i bilanci preventivi e consuntivi dello Stato".

La legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano più recente è stata firmata da San Giovanni Paolo II il 26 novembre del 2000 per sostituire la prima Legge fondamentale, del 7 giu. 1929, n. I, emanata da Pio XI. "Il potere legislativo è esercitato da una Commissione composta da un Cardinale Presidente e da altri Cardinali, tutti nominati dal Sommo Pontefice per un quinquennio. Il potere esecutivo è esercitato dal Presidente della suddetta Commissione di Cardinali, coadiuvato dal Segretario Generale e dal Vice Segretario Generale [CONTINUA]

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