Esce di scena il cardinale di Vienna che da pupillo di Ratzinger (ricordato per l'edizione di YouCat il catechismo che Benedetto XVI regalò ai giovani della GMG di Madrid) ha terminato la carriera scrivendo il suo nome tra i promotori della chiesa in uscita targata Francesco. Un cambiamento radicale di posizione che gli ha fatto guadagnare molte critiche.
Mario Galgano (Vatican News) - Circa 4 mila persone si sono unite ieri, sabato 18 gennaio, al cardinale Christoph Schönborn a Vienna per la Messa di ringraziamento e congedo del porporato, in occasione dei trent'anni di ministero come arcivescovo della capitale austriaca. È stata probabilmente l'ultima apparizione pubblica in queste vesti per il cardinale Schönborn che il prossimo 22 gennaio compirà 80 anni.
Il presidente Van der Bellen: "Uomo di ascolto, dialogo e pace".
Numerosi i presenti nella cattedrale di Santo Stefano tra vescovi austriaci, rappresentanti di altre comunità religiose, il cancelliere federale Alexander Schallenberg e autorità della politica e della società. Presente pure il presidente della Repubblica Austriaca, Alexander Van der Bellen, il quale ha elogiato Schönborn come “uomo dell'ascolto, del dialogo, della pace”, sempre “dalla parte dei deboli, degli esclusi, degli svantaggiati" e "non sempre per la gioia dei politicamente potenti”.
Schönborn è un costruttore di ponti, anche verso altre comunità religiose, ha detto il capo di Stato: “Caro signor cardinale, lei si è sempre schierato a favore delle persone che sono ai margini secondo i valori del Vangelo: compassione, carità, sollecitudine per i poveri, attenzione a chi è nel bisogno". "Può essere orgoglioso di sé stesso", ha aggiunto Van der Bellen [CONTINUA]
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