Info

18 dicembre 2024

Premio Nobel Jon Fosse. "La mia più grande trasgressione? Essere cattolico"


Il Timone - Barbuto scandinavo dalla penna formidabile che segue e alle volte, forse, precede un altrettanto formidabile pensiero, Jon Fosse è uno scrittore e drammaturgo norvegese tradotto e letto in tutto il mondo. Considerato uno dei 100 geni viventi dal Telegraph Daily, nel 2023 è stato insignito del premio Nobel per la Letteratura «per le sue opere innovative e la sua prosa che danno voce all’indicibile» ed è ritenuto uno dei più importanti scrittori contemporanei. Nato nel 1959 a Strandebarm, una piccola città della Norvegia, vive nella residenza onoraria di Grotten, a Oslo, concessagli dal Re per i suoi meriti letterari.

L’eccezionalità della sua scrittura, paradossalmente, sta proprio nella sua consapevole balbuzie, o meglio nella sistematica ricerca dell’essenziale, del nucleo di senso che pensiero e parola rincorrono senza mai poterli possedere né esprimere pienamente. Il suo stile, che procede per sottrazione come si trattasse di scolpire, ha meritato la definizione di «minimalismo di Fosse»; più che stile o maniera, la cifra dell’autore norvegese pare essere segno di ciò che come uomo sperimenta nel rapporto con tutto il reale, compreso anche lo spirituale e il divino, indicibili per natura. Un’altra caratteristica distintiva di Jon Fosse è la scelta di scrivere in lingua nynorsk, o neonorvegese o ancora, «lingua del territorio» – landsmal, contrapposta alla «lingua del libro» (bokmal).

Il suo percorso esistenziale è infine approdato, anche grazie alla sofferenza e alla depressione seguita o intrecciatasi all’alcolismo, alla fede cattolica: la Chiesa lo ha accolto come figlio con l’amministrazione della Cresima – il suo battesimo come cristiano luterano è sacramento valido – all’età di 53 anni, nel 2013. Entrava così nella piccola comunità dei cattolici di Norvegia. Intervistato da un altro convertito, il teologo Skjedal, Fosse decise che oltre all’intervista per la rivista Segl, dovesse uscire in forma di libro il contenuto integrale delle loro conversazioni. L’opera fu pubblicata nel 2015, ma ora è finalmente uscita anche in Italia per gli editori Baldini+Castoldi. Ed è proprio la conversione il tema della piccola opera, 176 pagine, e come questa si irradi su ciò che l’autore pensa della letteratura, narrativa, ma anche teatro e poesia, sull’arte tutta e sulla filosofia.


 [CONTINUA]

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento