27 dicembre 2024

Il governo polacco contro i media cattolici


W. Redzioch (La Nuova BQ)
- In vista delle prossime elezioni il primo ministro Tusk intensifica gli attacchi contro il fondatore di Radio Maryja e della tv Trwam, padre Tadeusz Rydzyk, simbolo di un attacco più generalizzato alla Chiesa cattolica.

Il primo ministro polacco Donald Tusk non sopporta tutti quelli che si oppongono al suo potere che sta diventando sempre più assoluto: prima di tutto i politici dell’opposizione, i media ma anche la Chiesa. Bisogna ricordare sempre che il governo che ha cominciato a funzionare il 13 dicembre 2023 è il più anticlericale dalla svolta democratica nel 1989. Il primo ministro “europeista” ha occupato la televisione pubblica ed altri media, poi ha distrutto la procura, e adesso sta colpendo la Chiesa che in Polonia è stata sempre una garanzia di indipendenza e libertà.

Da tempo l'oggetto dei suoi attacchi sono i media cattolici fondati e gestiti dai padri redentoristi: Radio Maryja, la televisione Trwam, il quotidiano Nasz Dziennik, e la persona del direttore padre Tadeusz Rydzyk (nella foto). Tale propaganda anticattolica è veicolata costantemente dai media mainstream ed è alimentata dagli attacchi dello stesso Tusk. L’ultimo di questi attacchi personali ha avuto luogo il 5 dicembre, nel corso di una conferenza stampa al termine dell'incontro di Tusk con la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in cui il primo ministro ha tra l'altro accusato padre Rydzyk di essere soltanto un uomo d'affari. [CONTINUA]

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