Matteo Matzuzzi (Il Foglio). Oggi su Il Foglio l’anticipazione di una intervista dell’allora cardinale Ratzinger - inedita in Italia - e contenuta nel nuovo volume dell’Opera Omnia (edito da LEV) che sarà presentato domani
Di Joseph Ratzinger.
Viviamo un tempo di indifferentismo. Cresce il numero di coloro che la domenica non vanno a messa ed è spaventoso il numero di coloro che voltano le spalle alla Chiesa e l’abbandonano. Quale potrebbe essere la ragione per questa lontananza dalla fede, o forse “solo” lontananza dalla Chiesa?
Il nostro mondo è un mondo del fare tecnico. Non siamo in grado di fare tutto, ma molto, e speriamo di poter presto essere in grado di fare ancora di più. Gli uomini dubitano sempre più che Dio possa avere ancora qualche potere in un mondo sempre più analizzato con le leggi naturali, che ci si possa ancora attendere aiuto da lui. A questo si aggiunge il fatto che, in un mondo pieno di chiasso e di immagini, l’accesso a Dio risulta sempre più difficile. Come un tempo molti erano credenti soltanto per conformismo,perché si lasciavano trascinare dalla corrente, così oggi molti sono trascinati dall’indifferentismo senza una particolare decisione personale in proposito. Con tutto questo il fenomeno religione continua a essere presente in diversi modi: moltissimi di quelli che personalmente non praticano quasi per nulla la “religione” si augurano comunque che essa ci sia, anche se essi non se la sentono di dare un gran contribuito al riguardo. D’altro canto, la religione va diffondendosi sotto forma di surrogati e degenerazioni (superstizione, occultismo, pratiche chiamate trascendentali) che appaiono meno faticose e a prima vista promettono la stessa cosa. Una ragione per voltare le spalle alla Chiesa è naturalmente anche la condizione di profonda insicurezza nella quale la Chiesa sembra stare.
Il messaggio suona chiaro e inequivocabile: portare a tutti gli uomini il Vangelo. Che cosa si deve fare per sostenere in modo credibile la causa del regno di Dio in un ambiente sempre più secolarizzato?
Non esiste una risposta standard. Il Vangelo diviene credibile là dove ci sono persone che se ne lasciano completamente afferrare e dove l'esperimento della vita diventa la sua conferma. Pensi a Movimenti come i Neocatecumenali, Comunione e Liberazione – a come persone di ogni età e di ogni condizione sociale si lasciano avvincere dallo slancio della fede che vedono vissuta senza se e senza ma. Non abbiamo bisogno di ricette (ce ne sono sin troppe), ma di persone che sono colpite dal Vangelo e lo praticano.
[CONTINUA]
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