08 ottobre 2024

Concistoro. Zuppi ringrazia il Papa. Reina chiede preghiere e scrive una lettera ai romani


Il cardinale Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha ringraziato papa Francesco per la nomina di quattro nuovi cardinali italiani. 

«Siamo grati a Papa Francesco per aver chiamato quattro confratelli, figli delle Chiese in Italia, ad aiutarlo nel servizio alla Chiesa universale, per il bene dell’umanità. Questo dono è un ulteriore segno di comunione e incoraggia le nostre comunità a una missionarietà senza confini». 

 Uno di loro, mons. Baldassarre Reina ha inoltre ricevuto la nomina a Vicario di sua Santità per la Diocesi di Roma, posizione rimasta vacante da quando Francesco ha rimosso il cardinale De Donatis per nominarlo Penitenziere Maggiore. 

In un video pubblicato sul canale Youtube della Diocesi di Roma, mons. Reina ha espresso gratitudine per la nomina ricevuta "con sorpresa". «Il mio desiderio è continuare a servire questa chiesa [...]. Proverò a mettermi a disposizione di tutti per annunciare a tutti il Vangelo della misericordia, per essere per tutti immagine del Buon Pastore».

Mi attende una "missione non facile", ammette il nuovo Vicario «perché la nostra è una città bella ma estremamente complessa, purtroppo segnata da tanti disagi e tante difficoltà». 

Mons. Reina ha chiesto preghiere per portare a compimento il suo nuovo compito perché «consapevole dei tanti limiti» personali. 

Il sito della Diocesi ha poi pubblicato una Lettera in cui il nuovo Vicario si rivolge "al popolo di Dio che è in Roma":

«Arrivando a Roma, poco più di due anni fa, da subito ho iniziato ad amare questa Chiesa che conoscevo ancora troppo poco ma dalla quale mi sono sentito accolto oltre ogni aspettativa. Ho provato a servirla come ho potuto, sentendomi rapito da tanta bellezza e dalle tante potenzialità di bene che sperimentavo, insieme alle fatiche che accompagnano tutti noi esseri umani...

...L’unico desiderio che ora sento nel cuore è quello di servire questa Chiesa, consapevole della sua bellezza e della specifica vocazione che le appartiene»

 

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