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19 settembre 2024

GMG 2024. “Riscoprite il grande dono dell’Eucaristia”: il Papa ai giovani cita Carlo Acuti


Interris - “Vi invito a riscoprire il grande dono dell’Eucaristia!”. È l’invito del Papa che, nel messaggio per la prossima Gmg, in programma il 24 novembre a livello diocesano, cita il beato Carlo Acutis, “un giovane che ha fatto dell’Eucaristia il suo appuntamento quotidiano più importante”. 

Il messaggio ai giovani del Papa per la GMG che quest’anno si celebra il 24 novembre prossimo. Il tema scelto riguarda la speranza nel futuro: “Quanti sperano nel Signore camminano senza stancarsi”. “Vi invito a riscoprire il grande dono dell’Eucaristia!” e cita il beato Carlo Acutis, “un giovane che ha fatto dell’Eucaristia il suo appuntamento quotidiano più importante”.

“Viviamo tempi segnati da situazioni drammatiche, che generano disperazione e impediscono di guardare al futuro con animo sereno: la tragedia della guerra, le ingiustizie sociali, le disuguaglianze, la fame, lo sfruttamento dell’essere umano e del creato”. Lo scrive il Papa, nel messaggio per la Giornata mondiale della Gioventù, che quest’anno si celebra a livello diocesano il 24 novembre prossimo, sul tema: “Quanti sperano nel Signore camminano senza stancarsi (cfr Is 40,31)”.

“Spesso a pagare il prezzo più alto siete proprio voi giovani, che avvertite l’incertezza del futuro e non intravedete sbocchi certi per i vostri sogni, rischiando così di vivere senza speranza, prigionieri della noia e della malinconia, talvolta trascinati nell’illusione della trasgressione e di realtà distruttive”, l’analisi di Francesco, che nel messaggio si sofferma su due aspetti del pellegrinaggio, alla vigilia del Giubileo: il camminare e la stanchezza.

“Guardare la vita dal balcone a voi giovani non può bastare”. A ribadirlo è il Papa, che nel messaggio per la prossima Gmg, che i celebra il 24 novembre a livello diocesano, si sofferma sulla vita come pellegrinaggio “verso Dio, nostra salvezza e pienezza di ogni bene”. “I traguardi, le conquiste e i successi lungo il percorso, se rimangono solo materiali, dopo un primo momento di soddisfazione ci lasciano ancora affamati, desiderosi di un senso più profondo”, il monito di Francesco, che definisce “normale” avvertire la stanchezza, dopo l’entusiasmo iniziale, e spiega come “in alcuni casi, a provocare ansia e fatica interiore sono le pressioni sociali, che spingono a raggiungere certi standard di successo negli studi, nel lavoro, nella vita personale”. [CONTINUA]

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