Vaticano, dipendenti in allarme per tagli ed esternalizzazioni: «Non staremo con le mani in mano»

Il Messaggero - «I dipendenti vaticani, negli ultimi tempi, si stanno interrogando sulla natura del lavoro nella Sede Apostolica e sul senso del servizio». Un vero e proprio grido d'allarme - che esprime i malumori diffusi e le preoccupazioni - , quello lanciato dai dipendenti vaticani attraverso un documento pubblicato dalla loro organizzazione Adlv (Associazione dipendenti laici vaticani).

 «L'esser parte della comunità dei dipendenti vaticani dovrebbe significare essere membro di una speciale famiglia, caratterizzata da specifici valori - si legge, con riferimento alla specifica lettera che fu firmata da Giovanni Paolo II - che le conferiscono un peculiare tratto distintivo rispetto alle aziende esterne, soprattutto private». Ma se si guarda ai cambiamenti imposti dalla riforma economica, «c'è una reale attenzione alla 'persona umana'"?

«Oggi, si legge su Ansa, a fronte dell'investimento di risorse effettuato, quali sono i risultati di questa 'rivoluzione»'? Non lo sappiamo di preciso in quanto, da qualche anno, i dati di bilancio ' che un tempo venivano commentati in conferenza stampa ' non vengono pubblicati. Non perdiamo la speranza di poter visionare il prossimo bilancio consuntivo 2023», lamenta l'Adlv.

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