22 luglio 2024

Vescovo ortodosso Ilarion Alfeev: accuse di abusi. Diffamazione per regolamento di conti interni alla Chiesa Ortodossa?


Noto teologo, compositore e scrittore russo, il vescovo Ilarion di Alfeev (57 anni) è stato "ministro degli esteri" della Chiesa Ortodossa fino alla destituzione voluta dal Patriarca Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie. Dal 2022 è metropolita di Budapest e ora cadono su di lui pesanti accuse da un ex giovanissimo collaboratore di origini giapponesi. Il giovane avrebbe sottratto beni di grande valore al vescovo prima di fuggire e formalizzare l'accusa. 

Lorenzo Prezzi (Settimana News) -  Prima Novaja Gazeta Evropa (giornale russo critico del regime di Putin), poi KAI (agenzia di stampa cattolica polacca), poi Nachrichtendienst Östliche Kirchen (Germania), poi Kathpress (agenzia cattolica austriaca): la notizia di accuse di abusi sessuali da parte del vescovo russo Ilarion Alfeev ha messo in allarme quanti seguono la vita della Chiesa ortodossa russa.

Il nome è di peso. Ilarion, attuale vescovo di Budapest e dell’Ungheria, è stato responsabile del dipartimento per i rapporti esteri del Patriarcato di Mosca, di fatto il numero due della gerarchia russa. Giovanissimo collaboratore di Cirillo è un noto e affermato teologo e musicista. È stato membro permanente del sinodo, rettore degli studi post-laurea in Russia e capofila della rappresentanza russa nel dialogo cattolico-ortodosso.

L’accusa è di molestie sessuali nei confronti di un suo collaboratore, Georgij Suzuki. Il giovane (18 anni), di origine nippo-russa è stato scelto dal vescovo come suo collaboratore e famigliare dopo la decisione del santo sinodo di togliergli la responsabilità della politica estera del patriarcato per affidargli la più piccola delle diocesi europee.

Attenzioni indebite. La gravità morale della denuncia va collocata non solo in relazioni familiari di difficile interpretazione, ma anche all’interno di tensioni che interessano la cupola della gerarchia ortodossa russa e delle carriere personali dei gerarchi in un contesto di guerra e di aperto sostegno ecclesiale alle voglie imperiali di Putin.

Il diciottenne Georgij Suzuki ha parlato direttamente con i giornalisti di Novaja Gazeta Evropa fornendo immagini, registrazioni e mail per avvalorare la sua denuncia. Dapprima in corrispondenza scritta con Ilarion, poi come suo allievo e aiutante nella parrocchia di Budapest dedicata alla Santissima Trinità, infine come suo aiutante e segretario è entrato nelle confidenze del vescovo. Stanco delle «attenzioni» di Ilarion ha cominciato a raccogliere «prove» e, all’inizio del 2024, è fuggito dalla madre in Giappone dopo aver rubato in casa preziosi per un valore di alcune decine di migliaia di euro. [CONTINUA]

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