04 luglio 2024

«Habemus Papam»: chi è il nuovo cardinale protodiacono (e i suoi compiti)


Gianni Cardinale (Avvenire) - È lui che pronuncia la fatidica frase “Habemus Papam”, seguita dall’indicazione dell’eletto e dal nome che questi ha deciso di darsi (“qui sibi nomen imposuit…”) come vescovo di Roma. Stiamo parlando del cardinale protodiacono, del più anziano per nomina, cioè, dei porporati che appartengono all’Ordine dei Diaconi, uno dei tre Ordini in cui è suddiviso il Collegio cardinalizio (gli altri sono quello dei Presbiteri e quello dei Vescovi).

Questa figura particolare del Sacri Collegio è tornata di attualità in questi giorni. Non perché siamo nell’imminenza di un Conclave. Papa Bergoglio nonostante alcuni acciacchi sembra godere di buona salute e non mostra di avere intenzione di rinunciare al Soglio di Pietro. Ma perché nel Corso del Concistoro di lunedì, convocato per la canonizzazione di numerosi beati, c’è stata la cosiddetta l’Optatio di tre cardinali che, dopo dieci anni di permanenza nell’Ordine dei Diaconi, hanno chiesto di passare all’Ordine dei Presbiteri. Si tratta dello statunitense James Michael Harvey, dell’italiano Lorenzo Baldisseri e del tedesco Gerhard Ludwig Müller.

A questo punto quindi il titolare del diritto di pronunciare l’Habemus Papam è diventato il cardinale corso-francese Dominique Mamberti.

A dire il vero il titolo di protodiacono rimane formalmente al cardinale Renato Raffaele Martino, salernitano, 91 anni, creato cardinale dell’Ordine dei Diaconi da san Giovanni Paolo II nel 2003, che non ha mai chiesto di passare all’Ordine dei presbiteri. Tuttavia Martino ha più di 80 anni è quindi non potrebbe partecipare ad un eventuale Conclave.

Così Mamberti, 72 anni, attualmente è il “facente funzioni” del protodiacono. Incarico che manterrà almeno per otto mesi. Infatti dopo il 14 febbraio 2025, a dieci anni dalla sua creazione cardinalizia, anche lui potrà optare per il passaggio all’Ordine dei Presbiteri. In qual caso le funzioni di protodiacono andranno all’italiano Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria. [CONTINUA

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