Giulio Baffetti (Il Riformista) - Dall'unità politica dei cattolici sotto il regno della Democrazia Cristiana alla polverizzazione della Terza Repubblica. All'epoca del melonismo sembra più che mai lontano il ricordo di un monolite cristiano, che riuniva tutte le sue correnti nella grande pancia della Balena bianca. Ora c'è tutto e il contrario di tutto. Come forse non era mai accaduto nella lunga storia politica dei cattolici italiani.
Il senso dello smarrimento è ben reso da un editoriale di Giovanni Diamanti, pubblicato su Il Messaggero il 1 giugno scorso. Si cita una recente ricerca dell'istituto Piepoli, seconco cui "solo il 3% degli italiani afferma che il proprio credo religioso incida 'molto' sulle proprie opinioni politiche". Il 25% dice che incide "abbastanza". Da cui la conclusione: "Nel 'partito dei cattolici' solo un elettore su tre è condizionato dalla religione".
La fede e la politica hanno divorziato e "i tempi della DC sono ormai lontani". E dunque "i valori e i simboli del cattolicesimo sono sempre meno determinanti per orientare le scelte politiche".
Le cronache di questa campagna elettorale per le elezioni europee ci restituiscono l'immagine di una Babele.
Inevitabile partire dalla notizia che ha fatto più discutere. Ovvero l'attacco della Conferenza Episcopale Italiana contro le riforme del Governo di Giorgia Meloni. [...]
Un attacco da "sinistra" che potrebbe essere controbilanciato Dal ritorno in campo di Comunione e Liberazione. CL, dopo gli anni d'oro del berlusconisno, appariva defilata, ma Con l'avvento del centrodestra a palazzo Chigi sembra vivere una fase di dinamismo politico. Molti giovani ciellini si sono avvicinati a Fratelli d'Italia e siedono in Parlamento. Uno di loro è Lorenzo Malagola, primo firmatario del discorso emendamento al decreto legge sul Pnnr che mira ad aumentare la possibilità per le Regioni di avvalersi nei consultori anche di "soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità". In sintesi l'emendamento per far entrare i Pro-Vita e gli antiabortisti nei consultori.
... È in prima linea la comunità di Sant'Egidio che, con il suo braccio politico demos, sta sostenendo fortemente la candidatura alle europee del pacifista Marco Tarquinio, in corsa con il PD, contrario agli aiuti militari all'Ucraina. Posizione simile a quelle del leader di MS5 Giuseppe Conte. Un altro personaggio seguito con attenzione attenzione da ambienti cattolici "progressisti".
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