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13 maggio 2024

Emanuela Orlandi: le chat di Chaoqui e il segretario della prefettura vaticana


F. Fiano (Corriere dela Sera) - Una discussione social lunga 10 anni tra Francesca Immacolata Chaoqui e Angel Vallejo Balda che potrebbe aggiungere un nuovo capitolo al mistero sulla sparizione di Emanuela Orlandi. Le conversazioni depositate in procura. 

«A settembre dobbiamo far sparire quella cosa della Orlandi e pagare i tombaroli. Di questo devi parlare al Papa…Ora che torniamo si lavora all’archivio. E basta giornali e follie varie. Quella roba della Orlandi deve sparire e tu devi farti gli affari tuoi». 

È uno dei messaggi in una chat di 10 anni e potrebbe aggiungere un nuovo capitolo al mistero sulla sparizione di Emanuela Orlandi. Chi scrive è Francesca Immacolata Chaoqui e il suo interlocutore è il segretario della prefettura degli affari economici del Vaticano, Angel Vallejo Balda. A quell’epoca erano rispettivamente membro e segretario della Cosea, la commissione voluta dal Papa per rimettere ordine negli enti economici della santa sede, e la loro conversazione è stata depositata in procura a Roma e presso la commissione parlamentare che si occupa del caso della 15enne figlia di un messo vaticano. Dal 1983, uno dei più fitti misteri italiani. 

Il peso di questo ed altri scambi in chat è ancora tutto da valutare, dato anche il «curriculum» dei due dialoganti (entrambi sono stati condannati per lo scandalo Vatileaks 2 (la rivelazione di casi di corruzione tra cardinali e prelati e Chaoqui è anche legata al caso di monsignor Becciu). Ma – rinvenuti e consegnati un anno fa da Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, assistito sia nel procedimento penale che su tutti gli altri fronti dall'avvocata Laura Sgrò, che ne era venuto in possesso - vale la pena leggerli con attenzione, anche perché nel suo interrogatorio davanti al promotore di giustizia (il pm in Vaticano) Alessandro Diddi, Balda ha negato, senza essere creduto, che sia lui l’altro soggetto coinvolto. Il riferimento evidente è a presunte prove da cancellare

Ancora Chaoqui gli rivela: «Ho visto Giani (l’ex capo della gendarmeria che, secondo lo stesso Orlandi, conoscerebbe la verità sulla scomparsa della sorella, ndr) io non credo che sia come dici tu su di lui. Quello che hanno fatto è un reato e lui lo deve sapere. Brucia questa conversazione appena la leggi. Fai le copie almeno di quella cosa della Orlandi e le mando in procura in forma anonima. Questa roba finisce male».  [...]

Questi messaggi, forniti da Orlandi su fotocopie, sarebbero stati estratti da due telefoni riservati in uso a Chaouqui e Balda. Anche i riscontri su provenienza e contenuti sono ancora in corso.

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