Marco Mancini (AciStampa) - Il Pontefice modifica la Legge sull’ordinamento giudiziario, la Legge sulla dignità professionale e il trattamento economico dei magistrati ordinari del Tribunale e dell’Ufficio del Promotore di giustizia e il Regolamento del Fondo Pensioni.
Il Motu proprio è composto da sei articoli.
Viene sostituito l’articolo 10 della Legge sull’ordinamento giudiziario dello Stato della Città del Vaticano del 2020. Nello specifico i magistrati ordinari cessano dall’ufficio a conclusione dell’anno giudiziario in cui compiono 75 anni. Possono rimanere in carica su disposizione del Papa anche oltre i 75 anni. Nell’anno giudiziario in cui il presidente cessa dall’ufficio, il Papa può nominare un presidente aggiunto. In caso di dimissioni prima die 75 anni queste saranno operative solo se accettate dal Papa che può dispensare in qualunque momento dal servizio, anche temporaneamente, i magistrati che, per constatata inabilità, non siano in grado di adempierlo. Una volta cessati dalle funzioni i magistrati ordinari mantengono ogni diritto, assistenza, previdenza e garanzia previsti per i cittadini, nonché tutti i diritti previsti per i dipendenti in servizio.
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