19 aprile 2024

Interruppe le cure per far nascere il figlio: «Addio Azzurra, dono per tutti»


Francesco del Mas (Avvenire) - La famiglia vuole ringraziare Dio per il dono che Azzurra è stata per loro per 34 anni: domani avrebbe compiuto 34 anni. Li festeggerà in cielo e voi festeggiatela qui in terra. Perché sì lei sarà sempre con voi e perché una persona così si piange per il distacco, ma soprattutto si celebra e si festeggia per la grande, abbagliante luce che trasmette. Vivete in questa luce: una luce di coraggio, una luce di fortezza, una luce di amore: Non c’è amore più grande che dare la vita».

Così don Massimo Rocchi, direttore dell’Istituto Brandolini Rota, dei padri Giuseppini del Murialdo, al funerale dell’ex allieva Azzurra Carnelos, morta di tumore, dopo aver dato alla luce il figlio Antonio, 8 mesi, a seguito della sospensione delle terapie da lei stessa voluta per non recare danno al piccolo. All'ingresso del Duomo di Oderzo, i familiari hanno posizionato l'immagine di Azzurra felice e spensierata durante una gita in montagna. Sull'altare, invece, una foto ancor più emblematica e struggente: quella in cui la giovane mamma sorride felice al suo bimbo appena nato.

«Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio»: queste parole della prima lettura scelta dalla mamma di Azzurra, ha detto, nell’omelia, padre Rocchi, «esprimono sia il dolore per la partenza per il cielo di Azzurra, sia la grande fede che come famiglia tutti ci state testimoniando, voi genitori Antonella e Fabrizio, voi fratelli Davide e Andrea, soprattutto voi Francesco e il piccolo Antonio. Una fede in Gesù risorto, che dona a tutti noi una vita nuova, eterna, senza fine». [CONTINUA]

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