Antena 3 - Spaccio di mefedrone (droga sintetica i cui effetti stimolanti sono simili a quelli della cocaina), questa l'accusa per il parroco di Don Benito, Spagna, e il suo complice. Addescavano i cliente su una nota chat di appuntamenti. Nel suo appartamento trovati due chilogrammi di mefedrona
Il sacerdote ha rilasciato una dichiarazione in cui assicura di non sapere nulla e che il responsabile è il suo presunto compagno, già arrestato.
Il Tribunale di primo grado e istruzione numero 2 di Don Benito (Estremadura) ha rilasciato provvisoriamente il sacerdote detenuto accusato di spaccio di droga e ha mandato in carcere senza possibilità di cauzione l'altro arrestato, il suo presunto partner. Il sacerdote ha già rilasciato dichiarazioni e ha assicurato di non sapere nulla, che l'unico responsabile è l'altro detenuto, il suo compagno.
L'avvocato del sacerdote assicura che " non ci sono prove che lo incriminino " e che "non sapeva nulla". Nonostante ciò, il religioso continua ad essere indagato per detenzione di sostanze stupefacenti e traffico di droga. Il tribunale ha disposto in via cautelare il ritiro del passaporto e l'obbligo di comparire regolarmente in tribunale. Il parroco di Don Benito dovrà presentarsi l'1 e il 15 di ogni mese .
La diocesi di Plasencia in un comunicato sostiene che "in attesa di avere più informazioni di quelle pubblicate dai media sull'arresto di un sacerdote a Don Benito" si rammaricano "degli eventi descritti a causa del dolore, dalla sofferenza e lo scandalo che rappresentano" Assicurano di attendere che “i fatti vengano chiariti” mentre “le indagini continuano”. [CONTINUA]
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