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22 febbraio 2024

Addio all’India democratica e multiculturale. Con i cristiani sempre più perseguitati


Sandro Magister (Diakonos) -Si avvicinano le elezioni in quella che è ancora chiamata “la più grande democrazia del mondo” e per stravincere il primo ministro Narendra Modi inventa di tutto.

Per rastrellare i voti della minoranza cristiana – 68 milioni su un miliardo e 400 milioni, il 5 per cento della popolazione – ha moltiplicato i gesti di vicinanza alle varie Chiese. La scorsa Pasqua si è recato di persona, per la prima volta, nella cattedrale cattolica di New Delhi, ad accendere un lume davanti alla statua di Cristo risorto. Qualche giorno prima aveva incontrato il capo della Chiesa ortodossa siro-malankarese, mentre altri esponenti del Bharatiya Jamata Party, BJP, il partito induista al potere, facevano visita alle diocesi del Kerala, lo Stato indiano nel quale i cattolici sono più presenti, guadagnandosi i pubblici elogi del cardinale George Alencherry.

Inoltre, Modi coltiva il terreno elettorale della ben più folta minoranza musulmana, forte di 200 milioni di persone. [CONTINUA]

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