Si è concluso ieri, 14 febbraio, il convegno “Human. Meanings and challenges”, convegno annuale della PAV, Pontificia Accademia della Vita, che ha riunito a Roma i membri dell'Accademia assieme a medici, professori e esperti di tutto il mondo.
Nella giornata di mercoledì (riservata agli accademici e ai membri) sono stati ricordati due illustri membri: la dottoressa polacca, amica di san Giovanni Paolo II, Wanda Poltawska (morta il 25 ottobre 2023) e il professore francese Jerome Lejeune. Quest'ultimo è stato ricordato nel trentesimo anniversario della sua nomina a primo Presidente della Accademia per la Vita avvenuta nel 1994 un mese prima della sua morte.
Considerato uno dei padri della genetica moderna, Jerome Lejeune professore di genetica fondamentale presso l'università di Parigi, è noto al mondo per i suoi studi sulla sindrome di Down. Fu lui a scoprire che non si trattava di una malattia mentale ma di un'anomalia cromosomica, da qui il nome Trisomia 21. Sposato e padre di cinque figli, Lejeune morì il 3 aprile del 1994 a Parigi dopo che, pochi mesi prima, venisse nominato Presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
La fondazione Jerome Lejeune ha organizzato per i giorni 17 e 18 maggio un Congresso Internazionale dal titolo "Jerome Lejeune e le sfide della bioetica moderna". Mentre a giugno verrà presentato in Vaticano la sua biografia ufficiale, opera della postulatrice per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione Aude Dugast, edita in Italia dall'editore Cantagalli.
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