09 febbraio 2024

Italia. Cattolici democratici, la crisi di identità nel PD


Franco Monaco (Domani) - Dopo la vicenda della consigliere regionale veneta sanzionata dal partito è nato un dibattito, male impostato, circa l’asserito disagio dei cattolici nel Pd. Si deve avere cura di non fare confusione nell’attribuire alla categoria religiosa di “cattolico” un senso politico. 

Avendo partecipato alla elaborazione della Carta dei principi del Pd, concepito come partito plurale e inclusivo di più sensibilità e culture, giudico un errore la pretesa di un pensiero unico sulle questioni eticamente sensibili. Come ha dato mostra di intendere il troppo zelante segretario veronese del Pd che si è precipitato a sanzionare la consigliera regionale dissidente in tema di fine vita.

Uno zelo sconfessato dai vertici nazionali e regionali che forse avrebbero dovuto essere più risoluti nel ribadire il principio che, al riguardo, non vince disciplina di partito. Anche per correggere il mezzo avallo a quella pretesa/forzatura fornita dal deputato PD Alessandro Zan, responsabile Diritti del partito. Uno statuto ideale pluralistico del PD che vanta una ragione d'essere e un valore di per sé, a prescindere dalla dicotomia laici-cattolici. 

Ne è sortito però un dibattito, francamente male impostato, circa l'asserito disagio dei cattolici nel PD. A mio avviso, si deve avere cura di non fare confusione nell'attribuire alla categoria di "cattolico" un senso politico. Ma noto che è un'impresa impossibile da noi. Lo sappiamo. 

Ciò dipende dalle peculiarità della nostra storia politica e religiosa: l'eredità lunga della questione romana e il tempo, anch'esso lungo, della ancorché relativa unità politica dei cattolici nella DC. Una eccezione e non una regola (come, sbagliando, si è indotti a pensare appunto perché protrattasi per mezzo secolo) originata anch'essa da peculiari regioni storiche. In specie la questione comunista. Ma non da ragioni storiche di principio. 

Anche il più tradizionale magistero della chiesa contempla un legittimo e fisiologico pluralismo politico tra i cattolici. Cosi del resto è oggi, in punto di fatto, nei comportamenti elettorali dei cattolici italiani. Come attestano tutte le rilevazioni, il voto dei cattolici coincide quasi perfettamente con quello di tutti gli altri cittadini elettori. 

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