24 febbraio 2024

I Tre misteri dell'intervista di Carlson a Putin


John Horvat (TFP) - L'intervista di due ore rilasciata da Tucker Carlson a Vladimir Putin l'8 febbraio ha suscitato molte polemiche, ma ha chiarito ben poco. Direi che l'intervista è stata ben inquadrata dalla contro-domanda iniziale di Putin: "È una conversazione seria o un talk show?".

I due sembravano su posizioni opposte. Putin ha dato al spumeggiante e irascibile giornalista un condensato di storia millenaria della Russia. Carlson ha ascoltato in un uno stupefatto silenzio. Ciò che attrae particolarmente questi sostenitori di Putin è il lato religioso della fittizia narrazione. L'ex tenente colonnello del KGB viene dipinto come una figura religiosa che conta sul sostegno al suo programma della Chiesa ortodossa russa. Alcuni giungono a paragonarlo a Costantino o addirittura a San Paolo, la figura dell'eroe convertito che affronta un mondo corrotto e secolare.

Per questa nicchia di pubblico, l'intervista di Carlson è stata il podio che ha permesso a Putin di presentarsi come un tale personaggio. La parte più importante dell'intervista è stata la presentazione dell'uomo e delle sue idee, non la sua frettolosa dissezione revisionista di episodi storici che si perdono negli infiniti dibattiti sulla storia dell'Europa orientale.

Tuttavia, tre misteri nella "lezione di storia" di Putin mi hanno preoccupato, e mi sorprende che molti non li abbiano visti o non vogliano vederli. Questi misteri offuscano la figura di Putin come molti vorrebbero percepirla, mettendo in discussione la sua versione del conflitto ucraino.

  1. Primo mistero: i crimini della Russia sovietica sono cancellati dalla memoria storica di Putin
  2. Secondo mistero: L'amnesia riguardo alla spietata persecuzione della Chiesa cattolica
  3. Terzo mistero: La visione molto moderna di Putin sulla religione


 

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