Gualtiero Sabatini (Interris) - Papa Francesco, in preparazione al Giubileo del 2025, ha indetto un l’“Anno della Preghiera”. Ci sono tanti modi di rivolgersi al Signore attraverso la preghiera. Cristo non ci ha dato un metodo per come pregare, ma ha lasciato a tutti noi, una grande testimonianza di preghiera. Oggi riguardo alla preghiera, si notano due tendenze: da una parte l’uomo scientifico e tecnologico, e addirittura “super”, che si proclama indipendente da tutti e da tutto; artefice del suo destino e del suo “progetto di vita”. Costui non sente il minimo dovere di lodare e ringraziare il Creatore. Dall’altro, specialmente nel mondo dei credenti cresce la domanda di preghiera, di silenzio (deserto?), di riflessione, quasi a nascondersi in Dio e con Dio.
Sono tante le preghiere che ci invitano ad un dialogo costante con Dio, sicuramente, in molti monasteri, conventi e comunità religiose si prega con i Salmi. Il libro dei Salmi o Salterio è un antico testo contenuto nella Bibbia Ebraica (Tanakh) e nel Vecchio Testamento della Bibbia Cristiana. Si presume che la redazione definitiva sia avvenuta in Giudea nel III secolo a.C., raccogliendo testi di varia origine di autori ignoti lungo i secoli precedenti. La lettura dei Salmi era associata al Tempio di Gerusalemme, durante il momento di preghiera comunitaria. [CONTINUA]
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