«La comunità ebraica è molto delusa dalle posizioni del Vaticano. Spero che la si comprenda e che la crisi si risolva». È la dichiarazione di Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, riguardo al conflitto in corso tra Israele e Palestina Lo ha dichiarato in un'intervista al Giornale.
INTERVISTA SU IL GIORNALE
Sono i giorni dell'odio antisemita. L'odio omicida che si è scatenato il 7 ottobre nelle atrocità commesse da Hamas, ma pure l'odio ideologico di chi, in Occidente, criminalizza Israele e le comunità ebraiche della diaspora.
Alla vigilia della Giornata della memoria gli ebrei, anche italiani, avvertono sentimenti di ostilità che credevano sopiti, ma anche attestati di amicizia.
Rabbino capo Riccardo Di Segni. È di sabato la notizia di un vero e proprio assalto anti-israeliano o anti-ebraico a Vicenza, l'ultimo di una serie di segnali inquietanti. Come commenta?
«Direi che è l'esempio eclatante di un doppio standard. Nel mondo di oggi in tanti luoghi dalla Siria allo Yemen all'Ucraina siamo di fronte a vicende drammatiche, con centinaia di migliaia di vittime, a tra le tante guerre che vediamo, l'unico Stato messo sotto accusa è Israele, l'unico contro il quale ci si mobilita e si manifesta. A Vicenza si rivela anche un aspetto violento, e non si può ignorare che nasce da ambienti in cui serpeggia la simpatia per movimenti sovversivi».
[CONTINUA]
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