Franca Giansoldati (Il Messaggero) - In tempi di identità fluide, poliamore, separazioni a raffica, individualismo spinto all’estremo il testo dottrinale che ha fatto uscire Leone XIV va sicuramente controcorrente. L’elogio alla monogamia (tra un uomo e una donna all’interno di un matrimonio) pur non aggiungendo nulla di nuovo alla dottrina tradizionale della Chiesa resta un punto fermo dal quale i fedeli devono ripartire e riflettere.
Il sesso matrimoniale secondo la Nota è una benedizione e la coppia preesiste alla prole. La coppia viene definita una «proprietà essenziale del matrimonio, l'unione unica ed esclusiva tra una sola donna e un solo uomo o, in altre parole, come l'appartenenza reciproca dei due, che non può essere condivisa con altri».
Il documento rilasciato dal Dicastero della Dottrina della Fede che è stato approvato da Papa Leone sottolinea che «potrà suonare strano o controcorrente ma possiamo applicare ad esso le seguenti parole di Sant'Agostino: 'Dammi un cuore che ama, e capirà ciò che dico'»
La monogamia quindi non è semplicemente l'opposto della poligamia. «È molto di più, e il suo approfondimento permette di concepire il matrimonio in tutta la sua ricchezza e fecondità. La questione è intimamente legata al fine unitivo della sessualità, che non si riduce a garantire la procreazione, ma aiuta l'arricchimento e il rafforzamento dell'unione unica ed esclusiva e del sentimento di appartenenza reciproca».
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