Un martire della verità. Così, secondo quanto riportato dal giornalista Jose Sachin, mons James Conley, vescovo della Diocesi Cattolica di Lincoln, Nebraska, ha ricordato Charlie Kirk ucciso da un militante antifascista durante un suo incontro con gli universitari dell'università dell'Utah.
Il giovane americano aveva espresso il desiderio di essere ricordato non per le battaglie politiche, ma per la sua fede.
L'agenzia EWTN riporta la risposta che Kirk diede ad un giornalista su questo argomento.
- «Se tutto scomparisse completamente, come vorresti essere ricordato?», gli chiese Jack Selby, conduttore di The Iced Coffee Hour, durante un’intervista del 29 giugno. [...]
- «Voglio essere ricordato per il valore della mia fede. Questo sarebbe l’aspetto più importante. La cosa più importante è la mia fede», rispose Kirk.
Più volte Kirk ha esposto i temi fondamentali della fede in pubblico. Incontrando i giovani non ha mai nascosto la propria fede e i suoi contenuti per darne ragione. Lo ha fatto più volte, ad esempio, nel difendere la sacralità della vita.
Mi si spezza il cuore alla notizia dell'assassinio di Charlie Kirk. Diceva la verità ed era un combattente per Cristo. Come cristiani, sappiamo che Cristo ha sconfitto la morte e che la verità non può essere uccisa. Penso che si possa tranquillamente affermare che Charlie è stato un martire per la verità (Mon. James Conley)
https://x.com/Sachinettiyil/status/1966549289997308356?t=77DxTFVcyJoQJQzzKuYHHQ&s=19
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