Angela Calvini (Avvenire) - Se un messaggio di pace per Gaza doveva arrivare dalla 82ma Mostra del Cinema di Venezia, sabato sera è arrivato forte e chiaro tramite l’accorato videomessaggio a sorpresa del cardinale Pierbattista Pizzaballa dalla Terra Santa alla conclusione della cerimonia di premiazione. Un appello accorato, quello del Patriarca di Gerusalemme, in una serata che ha visto il Gran Premio della giuria del film The Voice of Hind Rajab, della tunisina Kaouther Ben Hania, la quale ha dedicato il premio «alla Mezza Luna Rossa palestinese e a tutti coloro che stanno provando a salvare vite a Gaza, rischiando la loro vita», mentre il Leone d’Oro è andato al regista Jim Jarmusch per Father, mother, sister, brother.
Il Presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco, aveva affidato un messaggio di pace per Gaza nella preapertura della Mostra il 26 agosto scorso, al parroco di Marghera don Nandino Capovilla, il sacerdote da anni attivo in Terra Santa e espulso da Israele il 12 2 agosto.
Quindi Buttafuoco ha chiuso il cerchio stasera lasciando l’ultima parola all’autorevole voce del cardinale Pizzaballa. «Viviamo un momento drammatico e divisivo per noi e vediamo in tutto il mondo – ha detto il Patriarca -. La cronaca di quello che stiamo vivendo la conoscete, le immagini sono molto significative parlano di morte, dolore e distruzione. Siamo talmente pieno di dolore che sembra non esserci spazio per quello di altri, un clima di odio sempre più profondo nelle popolazioni ebree e palestinese. La violenza a cui stiamo assistendo è un linguaggio violento e disumanizzante. Questa guerra deve finire è tempo di fermarla ma la fine che auspichiamo non sarà la fine del conflitto e del dolore».
Pizzaballa ha poi aggiunto invitando all’impegno del mondo della cultura, dicendosi «certo che da Venezia possa arrivare un contributo positivo alla pace con parole e immagini. La cultura e il linguaggio poi può arrivare alla politica» [CONTINUA]

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