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02 agosto 2025

Giubileo dei giovani. Mezzo milione di iscritti. I "papa boys" tornano dopo 25 anni a Tor Vergata


Franca Giansoldati (Il Messaggero)
- Zaino in spalla, auricolari e smartphone in mano. E' trascorsa una generazione dall'ultimo Anno Santo, le “famose sentinelle del mattino” come allora le aveva battezzate Papa Wojtyla. Se nel Duemila i papaboys in tasca avevano quasi tutti una piccola edizione del Vangelo in tasca, oggi scaricano app dedicate, inclusa quella ufficiale sul Giubileo.

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A giorni Roma sarà invasa da cinquecentomila ragazzi per il raduno del 2 e del 3 agosto, dove sulla spianata immensa di Tor Vergata potranno dialogare con il Papa, dormire, pregare, ascoltare musica dal vivo attraversando però prima le porte sante come impone la regola. Naturalmente macinando decine e decine di chilometri a piedi, sotto il solleone. I pellegrini della GenZ già segnano un percorso simbolico, controcorrente rispetto a quello che sta accadendo in un mondo perennemente in guerra. Ognuno è alla ricerca di ideali immortali: peace, love and Jesus. Tra loro parlano prevalentemente inglese e c'è pure Julia, la guida virtuale che aiuterà chi arriva dall'estero a districarsi nella giungla romana. Si sono iscritti da 146 paesi, compreso nazioni che tra loro si combattono: persino una decina di russi, e poi centinaia di ucraini, israeliani e palestinesi, questi ultimi provenienti da Betlemme. Naturalmente l'Europa è l'area geograficamente più rappresentata, con Germania, Polonia, Spagna in testa ma pure Usa, Sudamerica, Africa, Oceania. Un migliaio viaggia dalla Corea del Sud, dove si terrà la prossima GMG. Monsignor Rino Fisichella, l'organizzatore del Giubileo, ieri mattina ha presentato l'evento più atteso e partecipato dell'anno, ci ha scherzato sopra: tecnicamente non è una GMG ma possiamo chiamarla ugualmente così. Giubileo Mondiale dei Giovani. «Un autentico momento di festa e di costruzione di pace».

Rispetto alle edizioni passate i numeri sono decisamente più bassi del previsto ma migliaia di ragazzi arriveranno senza alcuna iscrizione a ridosso del raduno di Tor Vergata, anche se nulla ripeterà il record dei due milioni nel 2000, i 5 milioni di Rio de Janeiro e il milione e mezzo del Portogallo, l'ultimo evento famoso per lo slogan coniato da Francesco di una Chiesa aperta a “todos, todos, todos”. Ovviamente la macchina organizzativa che si è messa in moto tra Comune, Vicariato, Regione, Governo, Protezione Civile è davvero mastodontica e non sono stati lesinati sforzi. Le 330 parrocchie romane hanno aperto le porte, così come hanno fatto pure i cittadini romani per ospitare ragazzi, poi le scuole, le palestre, le strutture ricettive. La settimana più complessa dell'anno per i romani si aprirà con l'appuntamento di lunedì 28 giugno dedicato agli Influencer cattolici, preti e laici (la metà sono ragazze) che utilizzano i social, a cominciare da TikTok per fare conoscere il Vangelo e Cristo a masse crescenti di follower. «Un fenomeno interessantissimo sotto ogni aspetto» ha commentato monsignor Lucio Ruiz della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede. E poi ci saranno dibattiti sparsi per la città, spettacoli, mostre e, nella giornata di venerdì, il Circo Massimo si trasformerà in un gigantesco confessionale a cielo aperto dove i pellegrini avranno modo di confessarsi. Una no-stop sacramentale che durerà tutto il giorno (sotto il sole a temperature proibitive) cosa che – ha ironizzato qualcuno - non si sa se faccia faccia parte integrante della penitenza. Ma l'appuntamento più atteso in assoluto resta la veglia del sabato, l'adorazione del sacramento e la messa domenicale celebrata da Leone XIV che ha accettato di rispondere a tre domande da tre ragazzi, un messicano, un italiano e un americano sui temi della speranza, del futuro e dell'amore. Il sottosegretario Alfredo Mantovano che ha curato la regia giubilare da Palazzo Chigi ha rammentato l'esperienza dei propri figli durante le edizioni passate della GMG, ogni volta li vedeva tornare a casa con «la luce negli occhi» e un bagaglio di esperienza capace di misurare la profondità della vita. 

 Ecco tutti i numeri del Giubileo dei giovani che si terrà dal 28 luglio al 2 agosto. L'area dell'evento copre 521.400 mila metri quadrati per una superficie complessiva di 96 ettari e vi sono tre varchi di accesso. Sono stati allestiti 2.760 bagni chimici e 158 bagni per disabili, 2.660 punti di acqua potabile, predisposte 5 milioni di bottigliette d'acqua e 70 nebulizzatori d'acqua per far fronte al caldo. Ci saranno quindi 10 postazioni mediche avanzate, quattro aree «calme», contro il caldo, 43 ambulanze medicalizzate e infermieristiche, tre elisuperfici. Ancora, sono 355 le tende e i gazebi allestiti, 179 torri audio video, 2.000 casse audio, 110 generatori, 122 telecamere di videosorveglianza e una Control room da 400 metri quadrati.

Per l'accoglienza ci saranno 4.308 steward e addetti ai servizi per i pellegrini; 100 le ditte coinvolte, 3.000 volontari della Protezione Civile, 500 volontari della Santa Sede, mille agenti di polizia locale, forze dell'ordine e vigili del fuoco, 4.600 turni coperti da operatrici e operatori, Ama. Per quanto riguarda il potenziamento dei servizi di mobilità, ci saranno 21 ore di operatività ininterrotta della metro A-C per due giorni consecutivi, 8.621 stalli bus straordinari in 124 aree della città, 27 km di strade in stabilizzato per facilitare la movimentazione dei mezzi di soccorso nel sito di Tor Vergata. Inoltre, sempre sul versante dell'accoglienza, ci sono 20.000 posti letto predisposti alla Fiera di Roma mentre 40mila pellegrini saranno ospitati in 429 scuole e siti extra-scolastici.

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