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26 luglio 2025

Papa Leone segue l'ideologia green?


Roberto de Mattei (Corrispondenza Romana) - C’ è un luogo comune diffuso, secondo cui il surriscaldamento globale minaccia l’umanità e l’uomo sarebbe il principale fattore di questa situazione. Il cambiamento climatico causato dalle attività umane (in particolare l’uso di combustibili fossili, la deforestazione e l’agricoltura intensiva) avrebbe raggiunto un punto critico tale da costituire una minaccia urgenteper l’ambiente, la salute, la stabilità economica e la pace nel mondo. Per far fronte a questa emergenza, sarebbero necessarie una serie di misure in diversi settori, come l’energia, i trasporti, l’industria e l’agricoltura, che l’Unione Europea ha riassunto nella formula della “transizione green” o “Green Deal”.(...) Questa ideologia è penetrata all’interno della Chiesa sotto il pontificato di papa Francesco e si è materializzata nell’immagine di Pachamama, la Madre Terra delle popolazioni amerindi, che è stata intronizzata nei Giardini Vaticani, il 4 ottobre 2019, alla vigilia dell’apertura del Sinodo post-amazzonico. 

Il nuovo Papa Leone XIV è un fautore di questa ideologia? Non vogliamo credere che sia così. Il 9 luglio 2025 è stata celebrata la Messa per la Custodia della creazione nel Giardino della Madonnina del “Borgo Laudato sì” di Castel Gandolfo. Il Papa ha concluso la sua omelia con le parole con cui sant’Agostino nelle sue Confessioni, associa le cose create e l’uomo in una lode cosmica: o Signore, «le tue opere ti lodano affinché ti amiamo, e noi ti amiamo affinché ti lodino le tue opere» (Confessioni, XIII, 33,48). «Sia questa – ha detto Leone XIV – l’armonia che diffondiamo nel mondo».

L’armonia a cui si riferiscono il Papa e sant’Agostino è antitetica a quella dell’ideologia verde. La retta ragione e la divina Rivelazione ci insegnano che l’uomo, creato ad immagine di Dio, è posto al vertice della scala gerarchica della creazione. La natura è un mezzo donato da Dio all’uomo per raggiungere il suo fine soprannaturale. Un acuto teologo del Novecento, mons. Pier Carlo Landucci ricorda: «Il mondo è la casa dell’uomo, donata dal Creatore dell’uomo. Non dunque l’uomo per la casa, ma la casa per l’uomo, il quale però è tenuto, per rispetto al divino Donatore e per il suo proprio interesse, a difendere e conservarne i valori: ecco l’‘ecologia’ nel suo razionale e morale fondamento» (Istinto e intelligenza negli animali? in “Palestra del Clero”, n.14, 15. 7. 1985, p.14). [CONTINUA]

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