Leonardo Lugaresi (blog) - Nelle analisi che molti osservatori stanno facendo dei primi passi del pontificato di Leone XIV, pare che prevalga finora l’uso della categoria di continuità e discontinuità, applicata al confronto con il pontificato precedente.
Tale criterio, tuttavia, risulta largamente inadeguato a comprendere il senso di ciò che sta accadendo nella Chiesa, e in particolare non aiuta a cogliere un aspetto dello stile di pensiero e di governo di papa Leone XIV, che pare stia invece già emergendo con nettezza, soprattutto sul piano del metodo.
Colpisce, in tutti i primi interventi del nuovo papa, la felice naturalezza con cui egli fa continuamente appello alla tradizione della Chiesa attraverso grandi autori che ne sono testimoni: da Ignazio di Antiochia a Efrem il Siro, Isacco di Ninive, Simeone il Nuovo Teologo, Benedetto da Norcia, Leone Magno e più volte al “suo” Agostino. Riferimenti brevi, ma non di maniera, bensì tutti rilevanti per la pertinenza ai temi che il papa stava toccando. A questi riscontri patristici si accompagna quello costante al magistero dei papi moderni, in particolare Leone XIII e Francesco.
È proprio su quest’ultimo dato che vorrei attirare l’attenzione. Esso potrebbe facilmente venire interpretato o come una prova della sostanziale continuità del nuovo papa con il predecessore, dal quale si distinguerebbe solo in superficie, per ovvie e scontate differenze di temperamento; oppure, al contrario, come un mero accorgimento tattico e strumentale, volto a prevenire e lenire possibili reazioni ostili nei confronti di un papato che starebbe operando con discrezione una sostanziale rottura con la cosiddetta “Chiesa di Francesco”. [CONTINUO]
Credo che entrambi gli approcci siano sbagliati. Ciò che papa Leone ha espresso, in ogni suo atto e parola durante queste prime settimane di pontificato, non è altro che la concezione autenticamente cattolica di tradizione.
Sul modo di intendere tale concetto pare che sia molto diffuso oggi tra i cattolici un equivoco che paradossalmente accomuna in larga misura i fronti opposti dei “tradizionalisti” e dei “progressisti”: quello di legare la tradizione al passato, poco importa se con l’intento di preservare e riproporre tale passato, o al contrario per rifiutarlo e superarlo definitivamente.
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Bergoglio se acabò. Su tumba està cerrada y no podrà regresar, no puede volver a salir. Los bergoglianos lloran como "viudas" sin su Señor. Amen. Gracias a Dios.
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