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23 maggio 2025

Leone XIV: pace nel mondo e unità nella Chiesa


Roberto de Mattei (Corrispondenza Romana) - Due parole ricorrono spesso nei discorsi di papa Leone XIV, fin dall’esordio del suo pontificato: “pace” e “unità”. La pace è quella che il Pontefice invoca di fronte a uno scenario internazionale che nel Regina Coeli del 12 maggio ha definito “drammatico. L’unità è quella necessaria alla Chiesa per affrontare un mondo frammentato, come ha spiegato nel suo discorso di intronizzazione del 18 maggio.  

Il mondo è infatti lacerato da conflitti geopolitici, ma Papa Leone sa bene come anche la Chiesa, dopo il pontificato di papa Francesco, è profondamente divisa al suo interno, ed egli vorrebbe invece «una Chiesa unita, che diventi fermento per un mondo riconciliato».

«La pace sia con tutti voi!», ha esclamato Leone XIV, quando si è mostrato al mondo dalla Loggia delle Benedizioni, la sera della sua elezione. Ma il Papa ha tenuto a sottolineare che si tratta della «pace del Cristo Risorto», «una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante», proveniente da Dio. Per questo, nel suo discorso del 14 maggio al Giubileo delle Chiese orientali, il Pontefice ha ricordato che la pace di cui egli parla è la pace di Cristo, che specifica ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi» (Gv 14,27). «La pace di Cristo – ha spiegato papa Leone – non è il silenzio tombale dopo il conflitto, non è il risultato della sopraffazione, ma è un dono che guarda alle persone e ne riattiva la vita». «Chi più di voi – ha aggiunto il Papa – può cantare parole di speranza nell’abisso della violenza? È vero: dalla Terra Santa all’Ucraina, dal Libano alla Siria, dal Medio Oriente al Tigray e al Caucaso, quanta violenza! E su tutto questo orrore, sui massacri di tante giovani vite, che dovrebbe provocare sdegno, perché, in nome della conquista militare, a morire sono le persone, si staglia un appello: non quello del Papa, ma di Cristo, che ripete: pace a voi!».

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