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12 ottobre 2024

"Tour della vittoria". Zelenszky a Roma: breve incontro con Papa Francesco


Stamattina [11 ottobre] il Papa ha ricevuto Zelensky per 35 minuti. Successivamente, i colloqui in Segreteria di Stato “sono stati dedicati allo stato della guerra e alla situazione umanitaria in Ucraina, nonché alle vie che potrebbero metterle fine, portando ad una pace giusta e stabile nel Paese. Inoltre, sono state esaminate anche alcune questioni relative alla vita religiosa nel Paese”. Focus sul rimpatrio dei prigionieri ucraini.

Salvatore Cernuzio (Vatican News) - Il presidente ucraino per la terza volta in Vaticano, dove è arrivato scortato da un lungo cordone in una Roma blindata. Colloqui in Segreteria di Stato sulla situazione umanitaria, le vie per una pace giusta e stabile, questioni relative alla vita religiosa nel Paese. Dal leader di Kyiv una richiesta di aiuto al Pontefice per il rientro dei prigionieri ucraini in Russia, in particolare i giornalisti, alla luce della morte della reporter 27enne Viktoria Roshchina deceduta in una prigione russa.

L’orrore di Bucha visto con gli occhi di Marichka, una bambina davanti alla quale i soldati russi hanno torturato e ucciso padre, madre e nonna. Il massacro di due anni fa di oltre 630 civili nella cittadina a pochi km a nord di Kyiv – quello per cui le autorità ucraine hanno chiesto indagini approfondite alla Corte penale internazionale – è emerso attraverso il dono di un quadro nell’udienza di questa mattina, 11 ottobre, di Papa Francesco a Volodymyr Zelensky, insieme alla questione della prigionia di tanti ucraini in Russia e in particolare dei giornalisti. Una emergenza, quest’ultima, per la quale il presidente Zelensky ha chiesto al Papa di facilitare il ritorno in patria di tutti i reporter imprigionati, alla luce anche della morte della freelance 27 enne Viktoria Roshchina due giorni fa, in una prigione russa, in circostanze non ancora chiarite.

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Quella a Roma è la terza tappa del tour europeo di Zelensky finalizzato a presentare il suo “Piano per la vittoria”. Nei giorni scorsi a Londra e Parigi e nel pomeriggio in Germania per incontrare il cancelliere Olaf Scholz e poi il presidente Frank-Walter Steinmeier, il capo di Stato è arrivato ieri nella Capitale, dove ha incontrato in serata la premier Giorgia Meloni, la quale ha ribadito il sostegno a 360° dell’Italia all’Ucraina sia sul piano bilaterale che su quello multilaterale.

Per la terza volta questa mattina, intorno alle 9.45, con un leggero ritardo rispetto al programma, il leader di Kyiv ha varcato la soglia del Palazzo Apostolico. La prima era stata nel 2020, quando ancora la pandemia di Covid-19 non era deflagrata a livello globale e le tensioni in Ucraina erano circoscritte alla zona est del Paese; il secondo incontro, invece, c’era stato nel maggio 2023, un anno e mezzo dopo il primo missile gettato dalla Russia in terra ucraina. Papa e presidente si erano visti poi a giugno al G7 di Borgo Egnazia: Zelensky era stato tra i primi bilaterali riservati del Pontefice che aveva incontrato uno ad uno, dalla mattina fino alla sera, i leader presenti al summit in Puglia. In mezzo, durante tutti questi mesi, ci sono stati poi contatti telefonici, lettere, appelli, la missione del cardinale Zuppi e il viaggio di luglio del segretario di Stato, Pietro Parolin.

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