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27 settembre 2024

Atleta sospeso per aver fatto il segno della croce alle Olimpiadi.


Il principio è quello di eliminare definitivamente ogni espressione della fede e della religione dalla scena pubblica. Ultima vittima di questa ideologia laicista l'atleta judoka serbo Nemanja Majdov. 

Informazione Cattolica - “Sono stato sospeso per 5 mesi dalla World Judo Federation (IJF) per aver violato i loro codici religiosi. Più precisamente per aver fatto il segno della croce all’ingresso sul tatami durante i giochi olimpici. Mi è stato vietato di partecipare a tutti i tornei e ai tornei di preparazione. Nella lettera difensiva del procedimento disciplinare non ho voluto chiedere scusa per il segno della croce. Non l’ho fatto né lo farò mai, anche se non sapevo nemmeno quanto potesse essere la punizione. Il Signore mi ha dato tutto, sia per me nella vita privata che per la mia carriera, Lui per me è il numero 1 e ne vado orgoglioso. E questo non cambierà in nessuna condizione. Gloria a Lui e grazie di tutto. Per me personalmente niente di nuovo, solo una nuova pagina della mia carriera e una nuova esperienza di vita. Mi dispiace che uno sport così bello e duro come è il judo, sia caduto in cose del genere. Dio mi ha dato una grande carriera, 7 medaglie europee e 3 mondiali. Quando ho iniziato sognavo di poter prendere almeno una di quelle medaglie importanti e avere successo nella mia vita e nella vita della mia famiglia, che ha sacrificato tutto per la mia carriera. Dio ci ha dato molto di più. Mi riposerò fino al termine della squalifica e poi tornerò con l’aiuto di nostro Signore Gesù Cristo ad un nuovo inizio e a nuove vittorie”.

Così ha scritto sui social Nemanja Majdov, judoka serbo, sospeso dalle competizioni per cinque mesi dalla Federazione internazionale di judo per aver violato anche il codice religioso.

[...] La Federazione Internazionale do Judo chiarisce:

«L’atleta Nemanja Majdov è stato sanzionato a seguito di una procedura disciplinare, avviata in conformità con il Codice disciplinare IJF per gli incidenti registrati durante la sua prestazione nella competizione di judo ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, il 31 luglio 2024. In particolare, è stato accusato di “aver mostrato un chiaro segno religioso quando è entrato nel campo di gioco e si è rifiutato di inchinarsi al suo avversario alla fine del concorso”, che è una violazione del Codice Etico IJF. Inoltre ha “rimosso il proprio judogi nel campo di gioco”, che è una violazione delle regole


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