Salvatore Cernuzio (Vatican News) - Il presidente della Pontificia Accademia per la Vita oggi dal Papa al quale ha presentato il glossario edito da LEV "Piccolo Lessico del fine vita": “La Chiesa invita a riflettere su quanto l’accanimento terapeutico non sia espressione di una medicina a favore del malato”, spiega ai media vaticani. In politica su questi temi necessario raggiungere il più alto consenso comune possibile, tenendo conto delle sensibilità religiose: alla Chiesa spetta formare le coscienze, non le leggi.
Assoluta contrarietà a suicidio assistito ed eutanasia; difesa del diritto alla vita, soprattutto per i più deboli; una necessaria valutazione dei trattamenti non proporzionati; maggior cura dei malati; collaborazione tra Chiesa e politica sui temi del fine vita. Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, chiarisce alcuni punti del “Piccolo lessico del fine vita”, glossario di 88 pagine edito dalla LEV sulle tematiche ad alta densità etica relative al dibattito sul fine vita: dall’eutanasia e il suicidio assistito, alle cure palliative e la cremazione.
Pubblicato a inizio luglio, l’opuscolo è tornato alla ribalta in queste ore dopo che alcune testate ne hanno evidenziato quelle che sarebbero le “aperture” da parte della Santa Sede. In realtà, spiega Paglia ai media vaticani, si tratta di indicazioni che trovano radici negli ultimi settant’anni di magistero dei Papi e della Chiesa. Una copia del “Lessico” l’arcivescovo l’ha consegnata questa mattina, 8 agosto, a Papa Francesco che lo ha ricevuto in udienza nel Palazzo Apostolico. [CONTINUA]
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