Andrea Gagliarducci (Aci Stampa) - Il primo atto del Cardinale Angelo de Donatis da Penitenziere Maggiore è la firma delle norme sulla concessione dell’indulgenza durante il Giubileo 2025. Tra pellegrinaggi, basiliche romane, e opere di misericordia, il percorso per ottenere l’indulgenza plenaria è delineato in tutte le sue possibilità in un documento articolato, in cui si sottolinea che Papa Francesco dichiara “illimitata la misericordia di Dio”, tanto che una volta questo era scambiabile con il termine “indulgenza”, che è “una grazia giubilare”, in cui si chiede ai confessori di rendersi sempre disponibili e si danno anche speciali facoltà sul foro interno per favorire il perdono. E poi, si può avere l’indulgenza anche visitando gli ammalati, oppure compiendo opere di carità.
Restano in vigore le altre concessioni di indulgenza (dalla perdonanza celestiniana a quella francescana), durante l’Anno Santo. Tutti i fedeli veramente pentiti, “escludendo qualsia affetto al peccato e mossi da spirito di carità e che, nel corso dell’Anno Santo, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione, pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, dal tesoro della Chiesa potranno conseguire pienissima Indulgenza, remissione e perdono dei loro peccati, da potersi applicare alle anime del Purgatorio in forma di suffragio”. [CONTINUA]
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