Huffpost - Per il primo ministro francese parte delle violenze che attraversano la Francia negli ultimi mesi sono dovuti a "gruppi più o meno organizzati" che "cercano di realizzare l'entrismo islamista" sostenendo "i precetti della legge della sharia". La sinistra lo attacca: "È islamofobia".Per il primo ministro francese Gabriel Attal, parte delle violenze che stanno attraversando la Francia, specie a scuola, sono originate dalla sharia. Come riporta il Foglio, Attal, commentando gli episodi di violenza nelle scuole e nelle università, ha fatto riferimento a "gruppi più o meno organizzati che cercano di realizzare l'entrismo islamista" sostenendo "i precetti della legge della sharia". Si tratta, a suo modo, di una svolta storica: mai un primo ministro aveva espresso così chiaramente opinioni di questo tipo. Non sono mancate, però, le critiche alle sue parole. La Grande moschea di Parigi ha denunciato una "stigmatizzazione dei musulmani", mentre la sinistra ecologista ha attaccato Attal accusandolo di "islamofobia".
Chi sta dalla parte del primo ministro è uno dei suoi predecessori, Manuel Valls. Commentando l'accordo che la direzione dell'ateneo di Sciences Po ha firmato per porre fine all'occupazione dell'università da parte degli studenti filopalestinesi, annullando tra l'altro i provvedimenti disciplinari che erano stati avviati contro alcuni manifestanti, Valls non ha usato mezzi termini. "La chiamo codardia, la chiamo resa all'islamo-goscismo, la chiamo sottomissione", ha detto indignato. Su posizioni ben diverse il leader della sinistra Jean-Luc Melenchon, favorevole all'occupazione delle aule universitarie in nome di Gaza.
La Francia non è l'unico paese europeo dove l'Islam è tornato un tema politico di stretta attualità. [CONTINUA]
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