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06 maggio 2024

Arcivescovo di Oviedo: «Il governo spagnolo è ossessionato dalla Chiesa cattolica»

 


Paola Belletti (Il Timone) - L’hanno fatto di nuovo. È una sorta di mantra ossessivo ogni volta che hanno bisogno di una cortina fumogena per distrarre dai veri problemi che abbiamo e a cui applicano così goffamente e insidiosamente il loro governo tortuoso». È questo l’attacco della lettera che monsignor Jesús Sanz Montes, arcivescovo di Oviedo, ha scritto in risposta all’attacco tutt’altro che metaforico che il governo socialista ha messo in atto contro la Chiesa cattolica, e non è il primo. L’esecutivo Sanchez ha infatti da poco annunciato un piano contro gli abusi sessuali all’interno della Chiesa. L’infondato assunto di partenza, che denuncia chiaramente le intenzioni del governo, è che la pedofilia sia appannaggio esclusivo degli ecclesiastici, un morbo orribile che attecchisce solo tra loro.

Nessuna giustificazione nemmeno se di casi se ne contassero solo poche unità in due millenni di storia; ma nemmeno l’accettazione supina di un’accusa tanto ingiusta per la Chiesa e soprattutto tanto pericolosa per le vittime, già colpite o potenziali, di abusi pedofili. Come riporta CNA, che ha ripreso ACI Prensa, «secondo il prelato, l’esecutivo del paese “ha cercato di concentrarsi in modo parziale e manipolativo sul problema della pedofilia come qualcosa attribuibile solo alla Chiesa cattolica, (…) e lascia non protetta la maggioranza di coloro che hanno subito questo terribile flagello”». 

Come cristiani siamo feriti profondamente da ogni singola storia di abuso e violenza, soprattutto perché compiuta da uomini che per vocazione avrebbero dovuto rendere visibile e credibile l’amore di Cristo, in particolare ai piccoli e agli innocenti. Il mistero del male resta, in tutta la sua terribile sebbene limitata potestà. [CONTINUA]

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