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23 aprile 2024

Pio XII e la dottrina sociale della Chiesa


Stefano Fontana (Osservatorio Van Thuan) - Con un’introduzione di Paolo Gulisano, è stato pubblicato il libro La Dottrina sociale della Chiesa da Leone XIII a Pio XII (OAKS Editrice, Sesto San Giovanni 2024). Si tratta di un’antologia di insegnamenti di Leone XIII, Pio XI e Pio XII, soprattutto di quest’ultimo in verità. Come dice il titolo, la rassegna non va oltre Pio XII. Vuol dire che dopo di allora non c’è più stata una Dottrina sociale della Chiesa? Oppure che c’è stata ma diversa dalla precedente? Ricordiamo che Benedetto XVI nella Caritas in veritate (n. 4) ha detto che non si può erigere un muro tra la Dottrina sociale preconciliare e quella postconciliare perché si tratta di un unico sviluppo organico. Gulisano, nell’introduzione, spiega i due motivi di questa scelta. Il primo riguarda la valutazione secondo cui «La Dottrina sociale, con i papi conciliari, si modificò sostanzialmente, introducendo elementi di internazionalismo, pacifismo, terzomondismo»; «Un tentativo di riportare in auge la Dottrina sociale più tradizionale venne fatto con il pontificato di Giovanni Paolo II» (p. 10). Il secondo motivo si basa sull’assunto che «le analisi dei problemi sociali svolte dai tre Pontefici presi in considerazione siano tuttora insuperate» (p. 11). Segue una breve esplicitazione di questo assunto.

Le antologie hanno sempre meriti e demeriti. Limitare i riferimenti a Leone XIII solo alla Rerum novarum, per esempio, può essere considerato un difetto, dedicare 13 capitoli su 15 a Pio XII può essere visto come un eccesso oppure un merito, data la dimenticanza che vela ormai da molto tempo il ricordo degli insegnamenti di questo pontefice. Su questo aspetto del libro, quindi, ognuno esprimerà il proprio giudizio in base alle proprie attenzioni. Da parte mia invito soprattutto a recuperare Pio XII. [CONTINUA]

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