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12 aprile 2024

Il documento sulla dignità umana del papa: no alla gpa e all’aborto tra vuoti e ambiguità


Francesco Peloso (Domani) - La Santa Sede ridefinisce la dottrina sociale della Chiesa e la sua relazione con i diritti fondamentali dell’uomo. Principi sociali e bioetici vanno di pari passo, non ci sono più i principi non negoziabili voluti da Benedetto XVIIl nuovo documento del Dicastero per la dottrina della fede, firmato dal prefetto, cardinale Victor Fernandez e approvato dal papa, dal titolo: «Dignitas infinita circa la dignità umana», fa il punto sul concetto teologico di dignità umana, stabilisce una forte interazione fra la dottrina cattolica e la dichiarazione fondamentale dei diritti dell’uomo del 1948, poi aggiorna l’elenco delle violazioni della dignità umana in epoca moderna.

Quel che spicca, nel testo della Dichiarazione, la cui redazione è durata cinque anni, è la scomparsa dei cosiddetti principi non negoziabili così come erano stati codificati da Benedetto XVI nel discorso ai membri del partito popolare europeo del 30 marzo 2006.

STOP AI PRINCIPI NON NEGOZIABILI

All’epoca, infatti, la difesa della vita in ogni sua fase, la tutela della famiglia naturale composta da uomo e donna, e la libertà educativa, venivano definiti da Ratzinger come «iscritti nella natura umana stessa e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa. Al contrario, tale azione è tanto più necessaria quanto più questi principi vengono negati o mal compresi perché ciò costituisce un'offesa contro la verità della persona umana». [CONTINUA]

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