Info

16 aprile 2024

Condanna del cardinale Ouellet in Francia, la Santa Sede inoltra una protesta diplomatica


Andrea Gagliarducci (Korazym) - Dopo la condanna civile in Francia del Cardinale Ouellet, al tempo dei fatti prefetto della Congregazione per i Vescovi, e di altri due visitatori apostolici per l’escalustrazione di una suora, Marie Ferreol, comparata ad un “licenziamento ingiusto”, la Santa Sede ha inviato una nota verbale al governo francese, rende noto Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, il quale ha messo in luce che la sentenza, mai tra l’altro notificata in Vaticano, se confermata andrebbe a ledere i principi della libertà religiosa, “qualora si fosse pronunciata in merito alla disciplina interna e all’appartenenza di un istituto religioso”.

La denuncia di suor Marie Ferreol, al secolo Sabine Baudin de la Valette, 55 anni e da 34 nella comunità delle Domenicane del Santo Spirito, risale al 2021. Lei, considerata una suora dalla vedute conservatrici, aveva fatto ricorso al decreto di esclaustrazione – misura molto radicale e in genere rara – in cui era incorso dopo l’ispezione ordinata dal Cardinale Marc Ouellet. Prima ha inviato una lettera a Papa Francesco, poi, non ascoltata, si è rivolta ad un tribunale civile. Il cardinale sarebbe stato condannato per licenziamento ingiusto, e pagamento di un risarcimento di 200 mila euro, insieme insieme a don Jean-Charles Nault e madre Maylit Desjobert, i due visitatori apostolici.

La Santa Sede ha deciso di ricorrere ad una nota verbale, un testo diplomatico, non firmato, che va da ufficio ad ufficio, ed è destinato alle comunicazioni private, sebbene di particolare importanza. Si tratta di uno strumento diplomatico che permette anche di indirizzare una protesta rimanendo però nel confine del rapporto tra gli Stati.

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento