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07 marzo 2024

Trevignano. Decreto del Vescovo esclude fatti soprannaturali.


Il Post - Mercoledì il vescovo Marco Salvi della diocesi di Civita Castellana ha detto che le rivelazioni e le presunte apparizioni della Madonna alla “veggente di Trevignano”, Gisella Cardia, non avevano niente di «soprannaturale» e che tutto porta a pensare che lei abbia deliberatamente mentito a riguardo. Dal 2016 la donna, il cui vero nome è Maria Giuseppa Scarpulla (Cardia è il cognome del marito) sosteneva di ricevere ogni terzo giorno del mese messaggi dalla Madonna, e che una statuetta proveniente da Medjugorje versasse sempre quel giorno lacrime di sangue. Attorno alla sua figura si era sviluppato un culto e a Trevignano Romano, in provincia di Roma, era stato creato un santuario davanti alla statua della cosiddetta “Madonna di Trevignano”.

Nell’aprile del 2023 la diocesi di Civita Castellana (competente per il territorio di Trevignano Romano) aveva istituito una commissione che aveva lo scopo di valutare se le presunte apparizioni e il culto annesso fossero legittimi per la Chiesa. Nel corso di un anno la commissione, composta da un mariologo, cioè un esperto che studia Maria, un teologo e altri specialisti, ha intervistato esperti, componenti del clero, seguaci del culto e abitanti della zona di Trevignano.

L’indagine si è conclusa questa settimana e ha decretato che è stata «raggiunta la certezza in merito alla non soprannaturalità delle apparizioni e rivelazioni» dei coniugi Cardia. Significa che secondo la Chiesa Scarpulla non solo non ha davvero avuto le apparizioni, ma è anche in malafede, cioè ha mentito intenzionalmente. Nel documento che riporta le decisioni della diocesi vengono citati diversi esempi che secondo la commissione dimostrano l’«autoreferenzialità» e l’«inattendibilità» di Scarpulla. [CONTINUA]



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