Il 9 mar 2024 il vaticanista de Il Foglio Matteo Matzuzzi ha postato su X il lancio dell’ANSA Papa: “Ucraina abbia il coraggio di alzare bandiera bianca”:
"E' più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. Oggi si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è coraggiosa.Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche paese che faccia da mediatore. Nella guerra in Ucraina, ce ne sono tanti. La Turchia, si è offerta. E altri. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore". Lo dice Papa Francesco in una intervista con la Radiotelevisione svizzera.(ANSA)
In due successivi post il vaticanista italiano commenta le dichiarazioni del Papa:
“Ennesima catastrofica intervista del Papa che mischia Ucraina e Israele, parla del coraggio di “alzare bandiera bianca” facendo stappare bottiglie di vodka al Cremlino e disorientando gli ucraini, definiti “poveretti”. Voleva fare il mediatore, si è perso l’Ucraina.
“E la guerra la fanno due, non uno. Gli irresponsabili sono questi due che fanno la guerra. Poi non c’è solo la guerra militare, c'è la guerra-guerrigliera, diciamo così, di Hamas per esempio, un movimento che non è un esercito. È una brutta cosa”. Pensierini banali che ridicolizzano la gloriosa diplomazia della Santa Sede, costretta a seguire una linea del genere. Le esternazioni del Papa sono un problema serio.
Poche ore dopo, in seguito alla dichiarazione del Direttore della Sala Stampa vaticana Matzuzzi commenta così:
“Arriva la parafrasi vaticana delle (chiare) parole del Papa. Direttore Sala stampa: “il Papa non chiede la resa dell’Ucraina”. “Il Papa usa il termine bandiera bianca, e risponde riprendendo l'immagine proposta dall’intervistatore, per indicare con essa la cessazione delle ostilità, la tregua raggiunta con il coraggio del negoziato. Altrove nell'intervista, parlando di un'altra situazione di conflitto, ma riferendosi a ogni situazione di guerra, il Papa ha affermato chiaramente: 'il negoziato non è mai una resa'”.
Commenta Matzuzzi: «Al Papa che suggerisce ai “poveretti” ucraini di negoziare e, se del caso, di alzare bandiera bianca, andrebbe chiesto come si fa a negoziare con chi (l’invasore) ritiene che la base negoziale sia il riconoscimento dell’annessione illegale della Crimea e l’occupazione manu militari del Donbass. Dalla risposta si potrebbe, forse, capire qualcosa»
A chi obietta che «L'alternativa di continuare a spingere gli Ucraini a farsi ammazzare tutti... non è il massimo», Matzuzzi risponde: «No, ma è curioso che gli inviti "ad alzare bandiera bianca" e a negoziare siano sempre rivolti agli aggrediti e mai a chi ha invaso».
E ancora, più tardi, commentanto le precisazioni del Vaticano: «Le precisazioni sul fatto che il Papa con l’espressione “bandiera bianca” avrebbe inteso spingere l’Ucraina al negoziato (ragionamento comunque lievemente astruso) non tolgono dal tavolo la questione principale: anziché premere sull’aggressore, si chiede un po’ irritualmente all’aggredito di scendere a patti»
Domenica mattina, un nuovo aggiornamento da parte del giornalista che condivide la posizione dei Cristiani ucraini in Italia che definiscono “sconvolgenti” le parole del Santo Padre:
Oles Horodetskyy (Associazione cristiana degli ucraini in Italia): "Alla richiesta di arrenderci del boia del Cremlino rispondiamo con la resistenza. Mai avremmo immaginato di ricevere la stessa richiesta dal nostro Papa. Le sue parole sono sconvolgenti, imbarazzanti e offensive".
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