Maurizio Patriciello (Avvenire) - "Non uccidere" è il comandamento antico. Non accontentarti di non fare male all'altro, ma impara a volergli bene, a volere il suo vero bene, è invece la strada nuova da perseguire, l'unica che non ti farà smarrire nel cammino della vita. Purtroppo non sempre accade. Sono molti gli uomini e gli Stati che si appropriano arbitrariamente del "diritto" di togliere la vita agli altri.
L'uccisione dei bambini è sempre un dramma, ma quando avviene all'interno di quel santuario inviolabile che dovrebbe essere la propria casa, è insopportabile.
Tra le ultime stragi avvenute in Italia, quella di Altavilla Milicia, nel Palermitano, ci ha lasciato basiti. Un uomo ha massacrato, con la complicità di una coppia di amici, due dei suoi tre figli e sua moglie.
La motivazione ha dell'incredibile. La mattanza sarebbe avvenuta non per motivi economici, passionali, ma - diciamo, solo per intenderci - “religiosi".
L'uomo in questione è ossessionato dal demonio. Si sente perseguitato. [CONTINUA]
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